Pubblicità: radio e carta stampata si confermano i migliori canali dove la pubblicità è più gradita

I contenuti pubblicitari online minacciano l’attenzione degli utenti e vengono ricordati meno facilmente
Viviamo in un’epoca sovraccarica di informazioni e input provenienti da tantissime fonti: quotidiani, social, giornali online, ecc. L’attenzione di conseguenza diventa una capacità ormai rara da alimentare e trovare, sempre più scarsa e perciò preziosa. Qual è quindi il compito di chi fa pubblicità e della pubblicità stessa? Sicuramente quella di riuscire a catturarla, in pochissimi secondi e così lasciare il segno. Da uno dei Radar settimanali di SWG emerge che l’abbondanza dei contenuti pubblicitari è percepita in tutti i media, in particolare per TV in chiaro, quotidiani/riviste online e YouTube.
La pubblicità si percepisce di più sui canali tradizionali: radio e quotidiani/riviste cartacee
Su quest’ultimo l’effetto degli advertising è percepito in modo negativo, probabilmente a causa della frequenza eccessiva che interrompe la visione dei contenuti di interesse. Meno negativo, invece, appare l’effetto degli ADV su quotidiani/riviste cartacee (+38%) e la radio (+14%), media più tradizionali in cui la presenza di interruzioni genera meno fastidio e risulta più accettata. Quindi l’impatto della pubblicità varia in base ai canali di riferimento, ma si conferma migliore sulla carta stampata.
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Musica e slogan restano gli elementi più ricordati di uno spot
Siamo quotidianamente accerchiati da pubblicità di vario genere, spesso personalizzate e confezionate sui nostri gusti e preferenze. Stando a quest’ultima analisi, a irritarci di più sarebbero frequenza, ripetitività e interruzione forzata, anche se questi canoni variano dai giovani ai “senior”. Il giudizio che ognuno di noi si crea nei confronti di ciascuno spot è maggiormente legato allo stile della pubblicità (musica, tono, estetica) che al prodotto/servizio comunicato e ancor meno dal canale (tradizionale vs. digitale) attraverso cui vengono veicolati.
Avere un ricordo dettagliato dei contenuti pubblicitari può risultare difficile. A distanza di tempo, musica e slogan emergono come gli elementi più ricordati e distintivi di uno spot: la memoria uditiva supera quella visiva. Di contro, le informazioni sul prodotto e i volti dei protagonisti assumono contorni più sfuocati e un peso marginale.