La comunicazione locale fa grande l’azienda già “grande”: identità e fattore umano

A quanti e quali pubblici deve rivolgersi un’impresa nel suo territorio?
Tornando al discorso della comunicazione locale e di quanto essa sia importante anche per aziende di rilievo nazionale e internazionale, ricordando ad alcuni esempi storici del XX secolo, come gli Spagnoli a Perugia, i Peroni a Roma, i Buitoni ad Arezzo, i Johnson a Firenze, a questo punto sorge una domanda: a quanti e quali pubblici deve rivolgersi un’impresa nel suo territorio? I pubblici possono essere di due diversi tipi, esterni o interni. Quelli esterni sono, ad esempio, i consumatori finali di un prodotto, tutte le filiere dei fornitori, le istituzioni, le autorità, il credito. I pubblici interni, invece, sono gli investitori, i dipendenti, le loro famiglie e reti di relazioni.
L’identità dell’azienda
Per ottenere il riconoscimento di un brand, aumentare le vendite o la fama del marchio imprenditoriale, bisogna rivolgersi ad audience differenti, con un linguaggio altrettanto diverso. Vale lo stesso se si vuole, ad esempio, un riconoscimento su quanto fatto in campo di sostenibilità ambientale o welfare aziendale o per “testare” il gradimento di un nuovo prodotto prima di lanciarlo sul mercato.
Pubblici diversi, quindi, ma accomunati da una stessa cosa, ovvero l’identità. L’appartenenza cioè al territorio, dove ha sede e storia l’azienda. La principale rete di relazioni, che deve abbracciare un’attività passa sempre dal territorio, dove ci sono le sue radici. Un concetto applicato, su cui ha investito Sapir, importante gruppo del porto di Ravenna, che si occupa di logistica. Vediamo come.
Gruppo Sapir, un video che valorizza l’importanza del “fattore umano”
Il Gruppo Sapir, tra le più importanti realtà imprenditoriali del porto di Ravenna specializzata in imbarco/sbarco e movimentazione delle merci, sta portando avanti questa nuova mission nel campo del marketing aziendale, per evidenziare l’importanza del “fattore umano”. E lo ha fatto di recente, realizzando un video, omaggio al lavoro dei propri dipendenti.
Il video, in programmazione al CinemaCity, è disponibile sul profilo Youtube dell’impresa. La realizzazione è partita da un’idea precisa: la consapevolezza che la costante ricerca dell’eccellenza “tecnica” può e deve andare di pari passo con la valorizzazione della componente umana. Si tratta di un approccio in linea con le più moderne teorie e pratiche legate all’organizzazione aziendale. E se l’impegno, spiega Sapir nel video, è stato quello “di investire in tecnologia, in sicurezza, in qualità”, “più di tutto abbiamo coltivato la crescita delle nostre persone”.
Nel filmato, che inizia con alcune immagini storiche, compaiono una quarantina di addetti – in larga parte giovani – su circa 100 dipendenti Sapir, impegnati in vari ambiti: dalla movimentazione delle merci all’amministrazione, dalla pianificazione allo sviluppo. L’opera di tutti ha portato nel 2021 a risultati eccezionali, oltre i livelli del 2019. Tra i “frame”, un cuore disegnato con i colori dell’Ucraina (Sapir ha anche importanti rapporti con il porto di Odessa): un messaggio di speranza per il futuro.
Leggi anche: “La comunicazione locale fa grande l’azienda già “grande”: alcuni esempi storici”