L’imprenditrice Anna Tosi, titolare di un’agenzia di ragazze alla pari a Torino, pagava una tariffa per usare i dati su miliardi di utenti dei social media e così raggiungere i profili più in linea con le sue offerte. Solo che ad un certo punto, Tosi ha iniziato a ricevere telefonate dal lontano Pakistan e dal Ghana, tutte da parte di persone che cercavano lavoro. Come raccontato al Corriere della sera, Tosi spiega di aver ricevuto richieste “dai Paesi più remoti e dalle persone più improbabili”. Alla base c’era il modo in cui Facebook , in questo caso, stava usando i dati acquistati da Tosi, un meccanismo che si era inceppato.
Anche se l’imprenditrice ha deciso di abbandonare la strada della pubblicità sui social, quello che le è successo va oltre la sua singola esperienza, perché coinvolge tutti i mercati finanziari internazionali e anche noi, singoli individui nelle scelte che facciamo tutti i giorni. Si tratta di un problema, come sottolineato dal Corriere della Sera, da ben 2.700 miliardi di dollari, somma che è pari al valore di borsa aggregato di Alphabet-Google e di Meta-Facebook, i due gruppi che contendono più di metà dei budget globali delle inserzioni su Internet. Alla base di questo grande business, c’è la scelta degli inserzionisti di pagare somme molto elevate, perché Google e Facebook detengono una quantità di dati esorbitante sulle preferenze degli utenti/consumatori e di conseguenza si crede che investire in pubblicità attraverso questi due colossi del web significhi ottenere maggiore visibilità e più profitti. Ma il caso di Anna Tosi potrebbe far cambiare questa convinzione nel lungo termine.
L’obiettivo dell’investimento pubblicitario sui social fatto da Anna Tosi doveva essere quello, quando il “sistema Google e Facebook” funziona, di indirizzare verso le sue offerte lavorative utenti ben selezionati per età, residenza, sesso e situazione familiare in base a quello che viene dichiarato al momento della creazione del profilo (interessi, età, sesso, luogo di residenza, ecc).
Tuttavia come abbiamo accennato sopra raccontando l’esperienza di Tosi, il sistema ha avuto una falla e si è inceppato. Quindi sorge spontanea una domanda: dai dati delle persone che lasciano un «like» o chiedono qualcosa ai classici motori di ricerca è possibile ricavare tutto questo “guadagno” oppure accedere ad essi costa tanto solo perché attorno al valore dei dati digitali degli utenti si è formata, per citare il Corriere, una sorta di “bolla” proprio come 15 anni fa con i mutui subprime?
Per rispondere alla domanda con le parole dell’economista italiano della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Alessandro Acquisti, secondo lui, ad esempio, “il vantaggio della pubblicità social e mirata sulla base dei dati produce come effetto l’incremento delle vendite fra il 4% e il 7%, rispetto alle inserzioni tradizionali.
“Uno studio sostenuto da Google e uscito dopo il mio, per contrastarlo, sostiene che l’incremento è più vicino al 40%.Ma se la pubblicità mirata sulla base dei dati costa cinque volte più di quella tradizionale, come a volte accade, anche un miglioramento del 40% sembra limitato rispetto ai costi” aggiunge Acquist.
Di tutt’altro avviso è, tuttavia, Tim Hwang, ex global public policy lead di Google nel settore dell’intelligenza artificiale e del machine learning, che spiega come “l’evidenza empirica sull’efficacia della pubblicità programmatica è abbastanza confusa. Potrebbe non essere superiore a quella della pubblicità tradizionale e si potrebbe arrivare a una crisi di fiducia, perché le imprese finiranno per chiedersi perché devono spendere tutti quei soldi”.
Un’esatta risposta alla domanda precedente, dunque, ancora non esiste, perché allo stato attuale ci sono tante e diverse interpretazioni, studi e valutazioni sul cosiddetto fenomeno dei “big data”.
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
cookielawinfo-checkbox-advertisement | 1 anno | Impostato dal plugin GDPR Cookie Consent, questo cookie viene utilizzato per registrare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Pubblicità". |
cookielawinfo-checkbox-analytics | 11 mesi | Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Analitici". |
cookielawinfo-checkbox-functional | 11 mesi | Il cookie è impostato dal GDPR cookie consenso per registrare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Funzionali". |
cookielawinfo-checkbox-necessary | 11 mesi | Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. I cookie vengono utilizzati per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Necessari". |
cookielawinfo-checkbox-others | 11 mesi | Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Altro". |
cookielawinfo-checkbox-performance | 11 mesi | Impostato dal plugin GDPR Cookie Consent, questo cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Performativi". |
CookieLawInfoConsent | 1 anno | Registra lo stato del pulsante predefinito della categoria corrispondente & lo stato di CCPA. Funziona solo in coordinamento con il cookie principale. |
viewed_cookie_policy | 11 mesi | Il cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent e viene utilizzato per memorizzare se l'utente ha acconsentito o meno all'uso dei cookie. Non memorizza alcun dato personale. |
_wpfuuid | 11 anni | Questo cookie è utilizzato dal plugin WPForms WordPress. Il cookie viene utilizzato per consentire alla versione a pagamento del plug-in di collegare voci dello stesso utente e viene utilizzato per alcune funzionalità aggiuntive come il componente aggiuntivo Form Abandonment. |
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
CONSENT | 2 anni | YouTube imposta questo cookie tramite i video di YouTube incorporati e registra dati statistici anonimi. |
iutk | 5 mesi 27 giorni | Questo cookie viene utilizzato dal sistema analitico Issuu per raccogliere informazioni sull'attività dei visitatori sui prodotti Issuu. |
_ga | 2 anni | Il cookie _ga, installato da Google Analytics, calcola i dati di visitatori, sessioni e campagne e tiene anche traccia dell'utilizzo del sito per il rapporto di analisi del sito. Il cookie memorizza le informazioni in modo anonimo e assegna un numero generato casualmente per riconoscere i visitatori unici. |
_gat_gtag_UA_10576796_7 | 1 minuto | Impostato da Google per distinguere gli utenti. |
_gat_UA-10576796-7 | 1 minuto | Una variante del cookie _gat impostato da Google Analytics e Google Tag Manager per consentire ai proprietari di siti Web di tracciare il comportamento dei visitatori e misurare le prestazioni del sito. L'elemento del modello nel nome contiene il numero di identità univoco dell'account o del sito Web a cui si riferisce. |
_gid | 1 giorno | Installato da Google Analytics, il cookie _gid memorizza informazioni su come i visitatori utilizzano un sito Web, creando anche un rapporto analitico delle prestazioni del sito. Alcuni dei dati che vengono raccolti includono il numero dei visitatori, la loro origine e le pagine che visitano in modo anonimo. |
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
fr | 3 mesi | Facebook imposta questo cookie per mostrare annunci pubblicitari pertinenti agli utenti monitorando il comportamento degli utenti sul Web, su siti che dispongono di pixel di Facebook o plug-in social di Facebook. |
mc | 1 anno 1 mese | Quantserve imposta il cookie mc per tracciare in modo anonimo il comportamento degli utenti sul sito web. |
VISITOR_INFO1_LIVE | 5 mesi 27 giorni | Un cookie impostato da YouTube per misurare la larghezza di banda che determina se l'utente ottiene la nuova o la vecchia interfaccia del lettore. |
YSC | sessione | Il cookie YSC è impostato da Youtube e viene utilizzato per tracciare le visualizzazioni dei video incorporati sulle pagine di Youtube. |
yt-remote-connected-devices | mai | YouTube imposta questo cookie per memorizzare le preferenze video dell'utente utilizzando il video YouTube incorporato. |
yt-remote-device-id | mai | YouTube imposta questo cookie per memorizzare le preferenze video dell'utente utilizzando il video YouTube incorporato. |
yt.innertube::nextId | mai | Questo cookie, impostato da YouTube, registra un ID univoco per memorizzare dati su quali video di YouTube l'utente ha visto. |
yt.innertube::requests | mai | Questo cookie, impostato da YouTube, registra un ID univoco per memorizzare dati su quali video di YouTube l'utente ha visto. |
_fbp | 3 mesi | Questo cookie è impostato da Facebook per visualizzare annunci pubblicitari su Facebook o su una piattaforma digitale alimentata dalla pubblicità di Facebook, dopo aver visitato il sito web. |