Bonus pubblicità al 50% per investimenti su testate giornalistiche: giornali, siti e tv

Ecco come usufruirne
Il credito di imposta è “rafforzato”, pari al 50% della spesa effettuata, per chi compie investimenti pubblicitari su quotidiani e periodici (anche on line) ed emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali non partecipate dallo Stato.
Lo prevede il cosiddetto decreto “Rilancio” (legge 27/2020) all’articolo 186 che dispone misure a favore degli investimenti pubblicitari. In particolare, entro un tetto di spesa massimo per lo Stato di 60 milioni, il beneficio (che si traduce in uno sconto sulle tasse che l’impresa dovrà pagare) è concesso nel limite di 40 milioni di euro per gli investimenti effettuati sui giornali quotidiani e periodici (anche on line) e nel limite di 20 milioni per gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali che non siano partecipate dallo Stato.
Credito d’imposta del 50% dell’investimento in meno tasse da pagare
Di fatto il meccanismo è tale per cui se si investe, ad esempio, un milione di euro in pubblicità, lo Stato ne restituisce 500mila in termini di minori imposte da versare. Un volano non da poco per il sistema dell’editoria e della comunicazione in generale che sta scontando da una parte la caduta degli investimenti pubblicitari e dall’altra un rapido modificarsi del “consumo” di informazione che privilegia sempre più il canale on line.
Il credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari per l’anno 2020 è stato portato al 50% ed è così aumentata, rispetto al precedente Decreto Cura Italia, la percentuale che era fissata al 30%. L’ammontare del credito d’imposta verrà concesso nella misura del 50% calcolato sull’imponibile dell’intero investimento 2020 e non più entro il 75% dei soli investimenti incrementali, come era fino allo scorso anno. La richiesta deve avvenire con il modello telematico dal 1 al 30 settembre 2020. Sono stati stanziati 60 milioni di spesa. Le spese ammesse sono quelle relative all’acquisto di spazi pubblicitari su magazine stampati, digitali e siti internet con la fondamentale condizione. Esse devono necessariamente essere testate giornalistiche registrate al Tribunale con un direttore responsabile di riferimento.