Cinema: boom di biglietti staccati nel 2019 e il 2020 si prospetta ancora migliore

E già si prepara un 2020 da capogiro
Se Netflix, Amazon & co. sembrano mettercela tutta per arrivare a cantare il de profundis alle sale cinematografiche, il grande schermo sembra avere anticorpi insospettati. Nel 2019, infatti, nonostante l’acerrima concorrenza dello streaming in rete, al box office italiano si sono incassati ben 635.449.774 euro, per un numero di presenze in sala pari a 97.586.858. Rispetto al 2018 si è registrata una crescita degli incassi del 14,35% e un aumento delle presenze del 13,55%. Sono i dati diffusi solo pochi giorni fa nella conferenza stampa di Anica, l’Associazione dei produttori e distributori di film, e dall’Aneca, l’Associazione degli esercenti.
Che la magia del cinema sia difficile da scalfire da parte dei colossi del web streaming è un dato di fatto. Le motivazioni? Senza addentrarci in analisi sociologiche, non si può negare il fascino dell’emozione vissuta in una dimensione collettiva. Come anche la stessa amplificazione delle emozioni dovuta al grande schermo, al suono, al buio della sala. E infine l’attrattiva di recarsi, insieme, a molti altri, sconosciuti e non, in quel tempio laico che ancora conserva il fascino del rito collettivo.
Ma andiamo ai dati:
In rapporto al 2017 la crescita degli incassi e delle presenze è stata invece rispettivamente pari all’8,70% e al 5,77%. Più in generale, in termini di incasso si tratta del 5° risultato sia dal 2010 (di pochissimo inferiore al 2015; -0,24%) che in assoluto, sempre in termini di incassi, dal 1995, anno di inizio delle attività di rilevazione da parte di Cinetel. In termini di presenze è invece il 5° dal 2010 e il 9° dal 1995.
È cresciuto rispetto allo scorso anno – hanno spiegato le Associazioni – il box office della produzione italiana (incluse le co-produzioni) che nel 2019 ha registrato un incasso di 134.8 milioni di € (127.9mln di € nel 2018; +5,39%) per una quota sul totale del 21,22% (nel 2018 era del 23,03%). Il numero di presenze della produzione italiana (incluse le co-produzioni) è invece aumentato del 5,56% (21mln nel 2019 rispetto ai 19.9mln del 2018) per una quota sul totale del 21,56%. È aumentata anche la quota del cinema statunitense con un risultato sul totale del 65,16% (era del 55,57% nel 2018) per un incasso di circa 414 milioni di € (308.8 milioni nel 2018; +34,08%).
Nel 2019 sono stati distribuiti in sala 495 nuovi film di prima programmazione (-34 rispetto al 2018) di cui 193 di produzione o co-produzione italiana (-18 rispetto al 2018). Oltre ai film di nuova uscita, sono stati distribuiti in sala anche 85 nuovi contenuti complementari (eventi, edizioni speciali, riedizioni; +7 rispetto al 2018). Aumenta, grazie al maggior numero di titoli con risultati superiori ai 4mln di €, l’incasso medio dei titoli italiani (€ 611.858; +22,01%).
Il primo incasso assoluto del 2019 – concludono le Associazioni – è stato registrato dal film “Il Re Leone” per un box office di 37.5mln di € mentre il migliore risultato al box office da produzioni e co-produzioni nazionali è stato registrato da “Il primo Natale” (13.3mln; 6° posto).
Se si pensa che la pellicola in questione è uscita nelle sale in agosto, si vede bene come anche il mito della “stagionalità” del grande schermo stia definitivamente tramontando. Al cinema si va tutto l’anno.