Claudio Astorri
Consulente per Stazioni Radio, Concessionarie di Pubblicità, Enti e Istituzioni, Professore del Master in Comunicazione Musicale dell’Università Cattolica di Milano.
La rilevazione ufficiale degli ascolti Radiofonici a cura di TER (Tavolo Editori Radio) ha prodotto i risultati del 1° semestre anche nel formato elettronico che permette l’approfondimento delle analisi con i software certificati. E c’è una notizia particolarmente rilevante è possibile ora affermare con precisione che le 8 emittenti Radiofoniche di PUBLIMEDIA ITALIA sono cresciute in un anno complessivamente del +7,84%.
I complimenti sono da indirizzare principalmente agli editori. RADIO ITALIA ANNI ’60, RADIO GAMMA, RADIO STUDIO PIU’, RADIO 60 70 80, RADIO SPORTIVA, RADIO INTERNATIONAL, RADIO NETTUNO e PUNTO RADIO si sono dimostrate un “dream team” radiofonico capace di offrire agli ascoltatori ma anche ai clienti pubblicitari un valore crescente nel tempo. E non è poco nel panorama dei media in generale.
Certamente sono da riconoscere al presidente Carlo Serafini e al direttore commerciale Gian Piero Zinzani di PUBLIMEDIA ITALIA la bravura e l’ardire di aver scommesso su brand e aziende radiofoniche vincenti nell’interesse dei propri inserzionisti.
Quella del comparto Radio di PUBLIMEDIA ITALIA è una crescita peraltro in controtendenza rispetto allo stesso dato nazionale e complessivo del mezzo che ha manifestato nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente invece una flessione del -1,5%. È sempre la rilevazione del quarto d’ora medio, la essenziale variabile che misura quante persone sono mediamente sintonizzate su una stazione.
Ma perché è così importante il dato dell’ascolto, quello del quarto d’ora medio? Propongo qui una forma di ripasso anche visivo delle 3 variabili principali nelle rilevazioni d’ascolto radiofonico.
Lo scopo è quello di consentire all’utenza pubblicitaria di comprendere le dinamiche della Radio e di utilizzare le proprie pianificazioni sempre nelle modalità più efficienti.
ASCOLTATORI nei 7 GIORNI
È il cosiddetto ascolto settimanale, “Cume persons” nel senso della somma cumulativa degli ascoltatori. La variabile misura e offre il numero di ascoltatori differenti che si sono sintonizzati su una determinata emittente almeno una volta nell’ultima settimana, anche solo per un quarto d’ora che per il mezzo Radiofonico è l’unità di rilevazione temporale minima.
Si tratta di un dato che è associato al concetto di copertura e che offre un valido riferimento a quanto possa essere più o meno vasto il gruppo degli ascoltatori di una emittente raggiunto da una efficiente campagna pubblicitaria.
Come si può osservare in figura ci sono ascoltatori che possono far parte degli ascoltatori nei 7 giorni di più emittenti; mediamente in Italia l’ascoltatore ne segue 7-8 differenti a settimana.
ASCOLTATORI nel GIORNO MEDIO
Il concetto è simile a quello degli ascoltatori nei 7 giorni. In questo caso la limitazione è sulla singola giornata; si tratta ovviamente di un valore inferiore rispetto a quello settimanale ed è un prezioso indicatore di affezione.
Gli ascoltatori nel giorno medio sono fruitori quotidiani della stazione indipendentemente dal tempo che vi trascorrono. Si tratta ancora di un valore che indica un transito comunque di persone che in questo caso si sintonizzano giornalmente.
Il dato non è esclusivo nel senso che, come per gli ascoltatori nei 7 giorni, anche gli ascoltatori del giorno medio possono seguire nel medesimo arco temporale delle 24 ore più emittenti. La media in Italia è di 3 differenti emittenti ascoltate nella giornata.
ASCOLTO nel QUARTO d’ORA MEDIO
Qui non si parla più di ascoltatori ma di ascolto perché la variabile del quarto d’ora medio misura quante persone siano mediamente sintonizzate in un singolo quarto d’ora oppure in intervalli di tempo sempre multipli dei 15 minuti, fino a considerare anche l’intero arco della giornata.
La caratteristica dell’ascolto nel quarto d’ora medio è l’assegnazione univoca e unica a una sola emittente. Nello stesso quarto d’ora non ci possono essere conseguentemente più emittenti ascoltate.
La ragione per cui questa variabile è la più importante per i centri media, le grandi agenzie e sempre più clienti pubblicitari è semplice. Il quarto d’ora medio è l’approssimazione migliore a comprendere quanti ascoltatori siano sintonizzati effettivamente alla messa in onda del singolo spot.
Il prezzo del comunicato è poi facilmente determinabile con la moltiplicazione ad ogni ascoltatore sintonizzato (ogni contatto) di un fattore moltiplicatore che varia dal mercato e dalla qualità del target da 0,2 a 0,6 millesimi di euro.
ALTRI PARAMETRI nella CRESCITA delle EMITTENTI di PUBLIMEDIA ITALIA
Fatta salva la crescita complessiva dell’ascolto pari al +7,84%, in quali parametri socio-demografici sono cresciute le emittenti di PUBLIMEDIA ITALIA nel 1° semestre del 2019? Ecco una breve analisi al riguardo…
ETA’ – È la classe più attiva che è cresciuta, quella tra i 18 e i 55 anni. Ricomposizione molto positiva in corso. Diminuiscono significativamente gli over 64.
PROFESSIONI – Mentre scendono le casalinghe e altre categorie professionali non attive come i pensionati, alcune belle impennate vanno segnalate, come tra i commercianti e gli artigiani, tra i dirigenti, i quadri e i funzionari. La forza lavoro numericamente principale, quella degli impiegati e degli operai, segnala crescite rispettivamente del 12% e del 15%.
SCOLARITA’ – Il quadro dell’ascolto verso una maggiore e migliore qualifica trova un conforto anche nell’analisi del titolo di studio. Laurea e media superiore salgono considerevolmente a dispetto delle perdite nella media inferiore e nell’elementare o nessuno.
RESPONSABILI ACQUISTI – Si tratta essenzialmente di chi risponde si alla domanda “Lei fa la spesa’”. È un parametro molto importante, forse quello più rilevante, ed è in forte crescita. Mentre l’incremento complessivo come già sottolineato è del 7,84% quello dei Responsabili Acquisti sale del +21,87%.
Non solo PUBLIMEDIA ITALIA fornisce oggi numeri in crescita significativa delle sue emittenti Radiofoniche ma aggiunge un profilo spendente degli ascoltatori che genera incrementi di quasi il +22% in un solo anno. Le 8 emittenti rappresentate dalla concessionaria di Carlo Serafini sono progetti vincenti!
Uno dei grandi vantaggi della pianificazione pubblicitaria della Radio è la flessibilità; anche in termini di geo-marketing la Radio è un mezzo dal grande ritorno per investimento a livello locale. È bene osservare la potenza di fuoco di PUBLIMEDIA ITALIA a livello delle singole province in cui opera commercialmente con tutte le sue emittenti, sempre ragguardevole; su 9 province ben 7 sono con quota a 2 cifre.
Entriamo ora nel dettaglio dei mercati, uno ad uno.
BOLOGNA e provincia – Abitanti 14+: 886.700 – Quota PUBLIMEDIA ITALIA del mercato locale: 33,87%
Sono ben 6 le emittenti a carattere locale di PUBLIMEDIA ITALIA presenti nel capoluogo di regione e nella sua provincia: RADIO SPORTIVA, RADIO ITALIA ANNI ’60, RADIO NETTUNO, RADIO GAMMA, RADIO INTERNATIONAL e PUNTO RADIO.
FERRARA e provincia – Abitanti 14+: 312.310 – Quota PUBLIMEDIA ITALIA del mercato locale: 6,99%
In questa area le emittenti del portafoglio PUBLIMEDIA ITALIA che sono rilevate sono 3. RADIO SPORTIVA è RADIO ITALIA ANNI ’60 e RADIO GAMMA.
RAVENNA e provincia – Abitanti 14+: 344.500 – Quota PUBLIMEDIA ITALIA del mercato locale: 12,82%
Le emittenti PUBLIMEDIA ITALIA qui sono 4. RADIO ITALIA ANNI ’60, RADIO STUDIO PIU’, RADIO GAMMA e RADIO INTERNATIONAL.
FORLI’ CESENA e provincia – Abitanti 14+: 344.580 – Quota PUBLIMEDIA ITALIA del mercato locale: 16,17%
Sono 3 le emittenti a carattere locale di PUBLIMEDIA ITALIA che vantano una presenza di mercato in questa provincia: RADIO GAMMA, RADIO STUDIO PIU’ e RADIO ITALIA ANNI ’60.
RIMINI e provincia – Abitanti 14+: 293.940 – Quota PUBLIMEDIA ITALIA del mercato locale: 36,79%
In questa area le emittenti del portafoglio di PUBLIMEDIA che sono rilevate sono 4: RADIO STUDIO PIU’, RADIO GAMMA, RADIO 60 70 80 e RADIO ITALIA ANNI ’60.
PESARO URBINO e provincia – Abitanti 14+: 315.720 – Quota PUBLIMEDIA ITALIA del mercato locale: 19,98%
Le emittenti di PUBLIMEDIA ITALIA qui sono 5: RADIO STUDIO PIU’, RADIO GAMMA, RADIO 60 70 80, RADIO SPORTIVA e RADIO ITALIA ANNI ’60.
ANCONA e provincia – Abitanti 14+: 416.200 – Quota PUBLIMEDIA ITALIA del mercato locale: 17,12%
Sono 3 le emittenti di PUBLIMEDIA ITALIA nel capoluogo marchigiano e nella sua provincia: RADIO STUDIO PIU’, RADIO SPORTIVA e RADIO 60 70 80.
MACERATA e provincia – Abitanti 14+: 280.530 – Quota PUBLIMEDIA ITALIA del mercato locale: 19,46%
In questa area sono rilevate 2 emittenti di PUBLIMEDIA ITALIA. Si tratta di RADIO STUDIO PIU’ e RADIO 60 70 80.
FERMO e PROVINCIA – Abitanti 14+: 154.400 – Quota PUBLIMEDIA ITALIA del mercato locale: 24,05%
Le emittenti di PUBLIMEDIA ITALIA in questa provincia sono 3. RADIO 60 70 80, RADIO SPORTIVA e RADIO STUDIO PIU’.
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